…e da sabato 11 a domenica 26 febbraio Veglioncino in Mostra !!
Posted By admin on 16 Febbraio 2012
Nel Vicolo di Santo Stefano, un’ampia selezione di quelle pagine del quotidiano La Nazione con le riproduzioni storiche curate da Roberto Germogli – Fotocronache – e ristampate da 2F Pubblicità, corredate da fotografie e nomi, viene riproposta in questa mostra che celebra nel Veglioncino mascherato una delle tradizioni più care agli empolesi e non solo. Scrutate in quelle vecchie foto e fra i nomi di quelle didascalie e riconoscetevi: tutta la città è passata da qui!
…un po’ di storia
La preparazione al veglioncino mascherato durava almeno sei mesi, tre mesi prima e tre mesi dopo l’evento: era un piccolo Festival di Sanremo, coinvolgeva tutta la città e davanti alla vetrina del Bar Italia, dove erano esposte le fotografie dei piccoli in maschera, si soffermavano un po’ tutti. Qualcuno distrattamente, altri con grande curiosità: tutti comunque “non potevano non sapere”.
La rilevanza della manifestazione era provata dall’ampio spazio che le veniva dedicato sulle pagine della Cronaca di Empoli de La Nazione.
Il giornale pubblicava fotografie ed articoli per moti giorni. Non era solo un pomeriggio di festa, era anche un evento cittadino che iniziava subito dopo Natale con la scelta delle maschere ed la cucitura dei costumi.
Si arrivava al giorno del Veglioncino trepidanti come il primo giorno di scuola, ma non per i bambini, che dopo aver diligentemente sfilato sul palco del Excelsior si rincorrevano fra loro a suon di coriandoli, stelle filanti e manganelli di gomma, bensì per i genitori che miravano dalle poltrone i loro piccoli gioielli agghindati come uova di Pasqua.
Si trattava, negli ani ’60, (la prima edizione nel 1951) di un vero e proprio festival con i primi che si guadagnavano l’accesso alla fasi regionali che si svolgevano presso il locale Le Panieraie di Montecatini Terme, ove si radunavano le migliori mascherine della regione.
Anche l’organizzazione, guidata dal signor Dino Ferretti del Bar Italia, era di primo piano. La festa aveva sponsor importanti, nella giuria figuravano i bei nomi della cultura empolese, per sottolinearne l’importanza raggiunta furono chiamati a presentare la serata alcuni “bravi presentatori” come Cino Tortorella, in arte Mago Zurlì
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